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IL TEMPIO DELLA GRANDE MADRE

 

Nasce da un’intuizione di Lavinio Velenosi circa vent’anni fa ma rappresenta il sogno di una vita. Il tempio è un porto, un approdo, una meta immaginaria che si staglia nel nulla, come su una nuvola, e appare al viaggiatore fisico dopo un percorso tortuoso nel territorio di Venamartello, frazione di Acquasanta Terme (AP), a circa 25 chilometri da Ascoli Piceno. Si sale, si sale, a piedi o con l’auto, fino ad arrivare al cancello che porta al Tempio della Grande Madre. Un culto ancestrale, che racchiude l’idea generatrice che pervade tutti i culti successivi, che travalica il tempo e si incarna nelle idee e nelle visioni religiose di popoli e di ere diverse.

Un’opera maestosa che riproduce la facciata classica di un tempio greco a sei colonne frontali, con un timpano che racchiude una raffigurazione in ceramica dipinta che simboleggia le tre grandi religioni monoteiste, con il padre Abramo.

Anche all’interno del tempio troviamo riferimenti a queste religioni: l’arca di Noè, la torre di Babele, la Genesi di Michelangelo. Affreschi, statue, simboli di un mondo che fu e un mondo che verrà. Il tempio racchiude lo splendore di epoche antiche ma mostra una modernità e una vitalità che rendono affascinante questo sito. Può essere un set cinematografico, un set fotografico, intriso di misticismo, musica, silenzi e mistero. Qui la musica e i fiori sono protagonisti assoluti, abbattono le barriere, creano empatia, li troviamo raffigurati in ogni angolo.

Nel perimetro del tempio accadono cose. Possiamo vedere il tavolo con i testi sacri delle religioni monoteiste; possiamo volgere lo sguardo in alto, sul soffitto, e vedere 300 fiori di travertino, ognuno dedicato a un pensiero d’amore. L’intento di Lavinio Velenosi è stato proprio quello di rappresentare l’amore universale, nelle sue varie forme: amore fisico, spirituale; amore terreno e amore mistico; amore della terra e amore dell’acqua; amore senza confini, al di là delle religioni, del credo, delle barriere culturali. Nel tempio si rinasce, si torna a nuova vita, legati per sempre alla terra madre. Nel tempio si respira l’arte e nel tempio si trova l’ispirazione per produrre arte. Nel tempio sono benvenuti tutti coloro che vogliono produrre opere, che vogliono creare qualcosa che rimane. Il tempio è di tutti gli uomini e le donne. Il tempio è dedicato alla donna, alla madre, alla terra, all’amore, al mistero della vita. Il tempio si staglia sullo sfondo della vita e genera vita. Insieme alla casa dell’amore, che si trova di fronte, è fonte di grazia, di bellezza imperitura.

 

 VI ASPETTIAMO, POTETE VISITARLO PREVIO APPUNTAMENTO. ENTRATA LIBERA.

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i miti e i riti dell'Antico Testamento
uno dei volti della Grande Madre
Il fascino dei riti nella notte
La fortuna e l'abbondanza
ogni fiore un atto d'amore
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